In sintesi
Nome: Tobias Leimgruber
Età: 44 anni
Posizione: Direttore commerciale & marketing
Famiglia: Sposato con 2 figli
Formazione: Laurea in Economia Aziendale a Milano e Master in Wine Management a Bordeaux
Cantina San Paolo: Da gennaio 2024 sei il nuovo direttore commerciale della nostra cantina. Cosa ti ha spinto a tornare in Alto Adige e specialmente a venire alla Cantina San Paolo?
Tobias L.: Era da un po’ di tempo che pensavo a ritornare in Alto Adige, ma stavo aspettando l'opportunità giusta a livello professionale. Dopo i primi incontri con il presidente Bernhard e alcuni membri del consiglio di amministrazione, mi sono reso conto rapidamente che la Cantina San Paolo si trova in un momento cruciale della sua storia, in un grande momento di svolta. Il potenziale di sviluppo è tangibile, la motivazione di tutti così come una squadra rinnovata, insieme all’enologo Philipp, hanno completato il quadro. Sono dunque felice di far parte di questo processo di rinnovamento e di contribuire allo sviluppo della cantina nei prossimi anni.
Negli anni hai maturato molte esperienze all'estero, soprattutto nel settore del vino. Puoi raccontarci brevemente la tua carriera professionale?
Ho fatto il mio ingresso nel settore vinicolo dopo aver completato il Master in Wine Management a Bordeaux nel 2010. Negli ultimi 14 anni ho ricoperto vari ruoli in diverse aziende di vino in Germania. Sono stato, ad esempio, buyer presso HAWESKO per molti anni, project manager per la creazione di una rete vendita indipendente per i vini italiani, e key account manager export per importanti clienti esteri. Più recentemente sono stato il responsabile acquisti beverage presso Chefs Culinar, il principale fornitore tedesco di logistica alimentare nel settore B2B. Attraverso queste diverse esperienze ho potuto conoscere e comprendere il mondo del vino da diverse prospettive e spero che questo possa essere utile anche per il mio lavoro alla Cantina San Paolo.
Cosa ti piace del tuo lavoro di direttore commerciale?
Incontro ogni giorno clienti molto diversi, con esigenze molto diverse, e la sfida sta nel soddisfare al meglio i loro bisogni, affrontare nuovi compiti e trovare soluzioni che mettono d’accordo tutti. Anche l'ulteriore sviluppo della nostra gamma di vini, in stretta collaborazione con il nostro enologo Philipp, è una parte importante delle mie attività, compito che mi stimola molto.
Quali sono i tuoi obiettivi per la Cantina San Paolo?
Un obiettivo importante è rafforzare i marchi Kellerei St. Pauls e Praeclarus. Creare “brand value” in modo che i nostri clienti, attuali e potenziali, associno i due marchi a vini di grande qualità.
Quali potenzialità vedi nella Cantina San Paolo?
La Cantina San Paolo non ha ancora sfruttato del tutto e al meglio il suo potenziale: guardo i vigneti e sono convinto che da qui nasceranno ancora molti grandi vini e che per loro esista un mercato. Facendo un lavoro di qualità e continuità riusciremo a consolidare i clienti attuali e a conquistarne di nuovi, investendo anche maggiormente in marketing e comunicazione.
Qual è il tuo vitigno preferito?
Ne devo nominare due (sorride, ndr.). Il Pinot Nero di cui apprezzo la freschezza, l'eleganza e la longevità; il Pinot Bianco, perché è un vitigno versatile che può sviluppare un grande potenziale in Alto Adige.
Il tuo primo ricordo legato al vino?
Risale all'infanzia, quando già da bambino andavo con i miei genitori in vigna per fare dei lavori. Guidare il trattore, insieme ai miei ovviamente, era uno dei momenti più speciali, così come quando veniva imbottigliata la nostra Schiava.
Un’esperienza legata al vino, che ricordi con grande piacere?
Un'esperienza molto speciale risale a quando lavoravo come buyer di vini in Borgogna. In occasione dell'asta dei vini di Hospices de Beaune ho ricevuto un invito a cena dalla Maison Jadot dove ho potuto assaggiare un Romanée Saint Vivant Premier Cru 1952 e un Bonnes Mares Grand Cru 1915... davvero un'esperienza unica!
Come ti descrivi? Quali sono i tuoi punti di forza?
Sono una persona che sa apprezzare le cose belle della vita. Buon cibo, buoni vini, trascorrere del tempo con la famiglia e gli amici, fare buone conversazioni. Mi piace praticare sport, ma anche leggere un buon libro. Inoltre, per me è molto importante che il lavoro che faccio mi dia gioia, perché solo così si può essere davvero bravi in esso. Trovo che mantenere la calma sia fondamentale, così come lasciare alle cose e alle situazioni il tempo di svilupparsi.
Hai uno stile particolare nel tuo ruolo di direttore?
Coinvolgere i dipendenti nei processi decisionali e delegare loro responsabilità. Incoraggiarli alla crescita personale e professionale, perché c'è sempre spazio per fare meglio.
Al mattino sei “musone” o “early bird”?
Da quando sono papà di due bambini sono diventato mattiniero e apprezzo anche la calma prima della tempesta...
Qual è l'ultimo libro che hai letto?
Mi piace leggere e ho sempre diversi libri sul mio comodino che leggo in contemporanea. Attualmente sto leggendo: "La magia del silenzio. Il viaggio nel tempo di Caspar David Friedrich" di Florian Illies, "Erich Kästner" di Sven Hanuschek e per immergermi nel mondo del vino dell'Alto Adige un libro di Herbert Taschler, “Südtiroler Wein & Kellerei-Geschichten”.
Ti piace cucinare o preferisci che qualcuno cucini per te?
Mi piace cucinare e provare nuove ricette. Trovo sia rilassante cucinare. A casa organizzo regolarmente serate in cui cucino per gli amici – anche alcuni di loro lavorano nel mondo del vino e non manca mai l’occasione di stappare qualche vecchia annata o bottiglia stravagante.
Qual è il tuo piatto preferito e con quale vino lo abbini?
Con il giusto abbinamento ogni piatto può essere valorizzato. Tra i miei abbinamenti preferiti ci sono, ad esempio, canederli di fegato con un buon bicchiere di Schiava, un gustoso brasato di manzo da abbinare al Pinot Nero o un piatto di asparagi con un bicchiere di Sauvignon Blanc.
Per concludere, cosa ti piace fare nel tempo libero?
Mi piace trascorrere il mio tempo libero con la mia famiglia. In estate adoro andare in mountain bike e fare escursioni in montagna, mentre in inverno mi piace sciare.
Grazie per l'intervista, Tobias, e ti facciamo un grande in bocca al lupo!